Scegli il tuo vino

Dalle catene montuose agli altipiani, dal deserto alle paludi, dai ghiaccia ai canyon, l’Argentina si caratterizza per avere “terroir» tanto diversi tra loro nei quali vengono prodotti vini straordinari di tuttte le varietà.

Il paese del tango e del polo è oggi il 5to produttore al mondo di vini, con 1.413 milioni di litri elaborati, 218.421 ettari di terra coltivata epiù di 1.000 cantine attive.

La filosofia di questa cantina è quella di produrre vini per coloro che apprezzano le tra­dizioni e amano no coniug­are i marchi con la storia.


E’ alla costante ricerca di vini di tipicità varietale, con un profilo fruttato e di buon corpo, uno stile amichevole, ideale per una condivisione con amici e farniliari davanti ad un buon barbecue.

Tutto è nato nel 1973 per mano di un imprenditore argentino che ebbe la percezione di poter produrre  vini di qualità a Maipú, nella provincia di Mendoza.

Bodega San Telmo è stata la prima cantina argentina ad incorporare vini per varietà,  un concetto tipi­camente californiano.

Dopo anni di grande lavoro, nel 1982 è stata lanciata la linea varietale, che é ancora presente con il Malbec, il Cabernet Sauvignon, il Syrah è lo Chardonnay.

Ecco qua l’Argentina, paese magnifico, dal forti contraste di terra e di colori, dove troviamo fori radici itaniane grazie alla massiccia migrazione dell’inizio ‘900. Una delle caratteristiche del vigneti argentini è l’altitudine: la viticoltura si pratica su terreni che vanno dai 300 al 2400 metri sopra il livello del mare, con un’inclinazione media del terreni dallo 0,2% al 2%.
Dunque qui troviamo i vigneti più alti del mondo, con una media paese di circa 900 mt.

Un’altra caratteristica può essere lo stato di buona salute delle vigne, grazie al clima molto secco: qui le malattie e i funghi sono molto rari, se non inesistenti.
L’acqua, bene impirtantissimo da queste parti, è molto pura perché proviene dalla neve del ghiaccial andini. In queste terre abbiamos anche un’importantissima escursione termica tra il giorno e la notte, la media è di 15 gradi.

Tutti questi fattori consentono di produrre vini con molto carattere e con molte qualità, vine che, da circa 10 anni incominciano ad essere apprezzati ovunque nel mondo. L’unico problema può essere l’arrivo di nuovi investitori, straniere e non, che vogliono fare speculazione, rovinando così i deboli equilibri dei terreni.

Oggigiorno l’Argenita rappresenta il 2,6% del vigneto mondiale, è al 9° posto per quanto riguarda la superficie, al 5° per volume di produzione ed al 6° per il consumo. La vitis vinifera fu introdotta nel 16° Secolo ad opera del conquistadores spagnoli; in seguito furono i primi sacerdoti cattolici a diffonderla, assicurandosi così l’approvvigionamento del vino indispensabile per la celebrazione delle Messe. 

Qui non esiste ancora una vera e propria disciplina che regoli la coltivazione e delimite le regioni, anche se l’Instituto Nazionale di Vitivinicoltura sta adoperandosi in tal senso.

Le uve coltivate sono: Malbec, Cabernet, Merlot, Syrah, Pinot Noir, Tempranillo, Bonarde e Sangiovese per i rossi. Per i bianchi sono: Torrontes, Semillon, Riesling, Chardonnay, Viognier, Chenin Blanc e Gewurztraminer.

Tra le principale regioni ricordiamo: Mendoza (la più importante), San Juan (seconda superficie coltivata), Patagonia (regione emergente), Salta (al nord del paese), La Rioja e Catamarca.